Si salva una piccola Italia, settima in classifica e quindi ancora in una Super League che invece abbandonano le retrocesse Bielorussia e Olanda. L'obiettivo minimo per gli azzurri è dunque raggiunto, quello del quinto posto invece no. La domenica regala agli azzurri solo due podi. Quello di Giordano Benedetti secondo negli 800 e di Alessia Trost terza nell'Alto. Il trentino cambia marcia dopo 400 metri lenti e attacca: il favorito, il polacco Kszczot, vince ma dopo aver cercato spazio perfino sul prato e quindi incappa nell'inevitabile squalifica. Così l'olandese Kupers la vince a tavolino e Benedetti scala al secondo posto. Dall'Alto invece arrivano segnali importanti da Alessia Trost, che conferma la ripresa andando oltre le previsioni. Il suo 1,94 misura che le mancava dal 2013, non vale solo per il terzo posto ,ma è anche il minimo per i Mondiali di Londra. Poco altro da salvare, e qualche resa netta ed inattesa. Quella ad esempio di Fabrizio Di Donato, il capitano sul quale si puntava per l'unico vero successo individuale alla portata. Niente, Dopo un 15,98 è scivolato sul jump e la sua gara del triplo finisce con un infortunio alla gamba e il ghiaccio sopra. E c'è un caso Hooper che è in procinto di trasferirsi in Inghilterra e con l'Italia la chiude qui: anche perchè dopo due no show all'antidoping perde il diritto all'assistenza federale. Gli azzurri chiudono settimi, la peggior classifica da quando la Coppa Europa ha cambiato denominazione e formula. Vince la Germania, leadership in comodato d'uso per i tedeschi, per via della forzata assenza della Russia.
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