Sul podio suona l’inno di San Marino. Il sole stira il sorriso di Alessandro Bertolini. La 57’ Edizione della Coppa Placci è sua. Il portacolori della Diquigiovanni-Selle Italia ha preceduto il bielorusso Kunitski e l’ucraino Zagorordny. Sul traguardo di Via Napoleone Bonaparte ha indovinato una volata lunga sul gruppetto selezionatissimo di rivali.
Non c’è nulla da dire. Quando arriva San Marino la Coppa Placci è un’altra corsa. Dura, appassionante, con un finale nel quale può succedere di tutto. E infatti all’ingresso in Repubblica il gruppo si era compattato dopo aver vanificato una fuga con Mazzanti e Celli, ma da Santa Mustiola in poi al primo dei 5 passaggi del circuito è cominciata la bagarre. Quella che De Zan padre sintetizzava con la formula “scatti e controscatti” a dar l’idea del moto perpetuo. Bellissima la Coppa Placci come sempre seguita dal Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Franco Ballerini e bellissimo il gesto tecnico di Bertolini che se aveva già mezza maglia azzurra cucita addosso oggi ha indossato l’altra metà. Meritatissima per il corridore Trentino che nel 2007 aveva già fatto suo il Giro dell’Apennino, la Coppa Agostoni e il Giro del Veneto.
Non c’è nulla da dire. Quando arriva San Marino la Coppa Placci è un’altra corsa. Dura, appassionante, con un finale nel quale può succedere di tutto. E infatti all’ingresso in Repubblica il gruppo si era compattato dopo aver vanificato una fuga con Mazzanti e Celli, ma da Santa Mustiola in poi al primo dei 5 passaggi del circuito è cominciata la bagarre. Quella che De Zan padre sintetizzava con la formula “scatti e controscatti” a dar l’idea del moto perpetuo. Bellissima la Coppa Placci come sempre seguita dal Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Franco Ballerini e bellissimo il gesto tecnico di Bertolini che se aveva già mezza maglia azzurra cucita addosso oggi ha indossato l’altra metà. Meritatissima per il corridore Trentino che nel 2007 aveva già fatto suo il Giro dell’Apennino, la Coppa Agostoni e il Giro del Veneto.
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