Quattro anni chiuso nel cassetto, frollato da nervoso e succhi gastrici, il legnaccio di Pescara diventa bronzo a Mersin. Vincono Paola Carinato ed Anna Maria Ciucci contro una Serbia non più forte ma partita meglio e sostenuta sulle tribune da un tifo calcistico, scorretto e decisamente serbo anche nella sua cifra di simpatia. Come malissimo si era messa con l'Algeria, malissimo si era messa ieri. Serbia avanti 7 punti a 2, San Marino gira la partita in 2 mani. La prima con 3 punti, la seconda con una bocciata al maschile di Paola Carinato che prende un pallino da manuale e ribalta la situazione in 9-7. Tutti i limiti delle serbe escono adesso, e il tifo da taverna dei rancorosi non basta più. Paola e Anna parlano molto, si consultano, ragionano. Giocano con esperienza le bocce più pesanti, valutano freddamente le situazioni più complicate. Fanno la differenza, altra mano da tre questa volta sul 9 pari. E sotto il podio sono solo abbracci e applausi. Nemmeno un fischio, perché lo sport premia e punisce e i serbi non c'erano più.
Roberto Chiesa
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