Sono le famose pentole senza coperchi di diabolica memoria e comunque nell'ultima notte del re Bolt perde il trono. E quindi il lungo e trionfale addio diventa ancor più lungo e anche se meno trionfale. E così una carriera divina diventa divina meno 100 metri. Che nel frattempo sono andati in dote al fischiatissimo Justin Gatlin. 9''92 e giù il cappello, che va giù anche per Coleman 9''95 e per l'ultimo Bolt. Terzo. La maratona è come sempre il festival africano. Geoffrey Kirui conquista la medaglia d'oro. Il 24enne, vincitore dell'ultima Maratona di Boston, percorre per primo i 42,195 km con il tempo di 2h 08'27". Il keniano, che taglia il traguardo sul Tower Bridge in solitaria, si mette alle spalle l'etiope Tola e il tanzaniano Simbu. Sesta posizione per l'azzurro Daniele Meucci che perde la volata col keniano Kipketer. Pista che vai gente che trovi. Nella gabbia del disco ad esempio spadroneggia il campione lituano Gudzius. Decisivo per l'oro il suo miglior tentativo di 69.21 che ha tenuto alle sue spalle lo svedese Stahl, grande favorito della vigilia e beffato per soli 2 centimetri (69.19). Nessun colpo di scena invece nell'atto conclusivo del salto in lungo: sale sul gradino centrale del podio il più atteso, ovvero il sudafricano Manyonga, autore di un 8.48 che per appena 4 centimetri relega all'argento l'americano Lawson, che proprio nell'ultimo tentativo ha rischiato il clamoroso sorpasso. E' invece un campionato etiope la finale dei10000 femminili: oro alla Ayana (30:16.32), seguita dalla Dibaba(31:02.69) e dalla keniana Tirop (31:03.50), variazione sul tema.
r.c.
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