Dando un’occhiata a quello che può succedere domenica prossima con sei squadre ancora in lizza per 3 posti play off, in confronto il dado magico è un rompicapo per neonati e le miriadi di possibilità che scaturiscono sono materiale da premio Nobel. E il San Marino ha fatto di tutto per finire in questo vortice, nessuno due mesi fa avrebbe scommesso un euro sul fatto che i biancoazzurri sarebbero arrivati a giocarsi tutto negli ultimi 90 minuti, e per di più sul campo più difficile in assoluto, quello del Benelli, contro una formazione capace di mettere insieme qualcosa come 26 risultati utili consecutivi: togliersi il cappello di fronte a tanta grazia è d’obbligo.
Ora pensare ad un San Marino vincente a Ravenna e quindi secondo in classifica per via degli scontri diretti che, in caso di 3 punti al Benelli, favorirebbero i Titani, appare l’ipotesi più remota. Perché il Ravenna appunto non perde da un secolo, ma soprattutto perché una formazione che non batte il Castel San Pietro in casa e non vince in trasferta dal 23 Gennaio scorso non sembra in grado di compiere questa impresa. Calcoli, calcoli e ancora calcoli, in una domenica come la prossima è altissimo il rischio che al fischio finale ancora non si sappia quale sarà il destino.
Ora pensare ad un San Marino vincente a Ravenna e quindi secondo in classifica per via degli scontri diretti che, in caso di 3 punti al Benelli, favorirebbero i Titani, appare l’ipotesi più remota. Perché il Ravenna appunto non perde da un secolo, ma soprattutto perché una formazione che non batte il Castel San Pietro in casa e non vince in trasferta dal 23 Gennaio scorso non sembra in grado di compiere questa impresa. Calcoli, calcoli e ancora calcoli, in una domenica come la prossima è altissimo il rischio che al fischio finale ancora non si sappia quale sarà il destino.
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