Una grandiosa cerimonia ha chiuso la ventottesima edizione dei giochi olimpici e il sipario è calato su Atene 2004. Se la cerimonia d’apertura era stata caratterizzata dal grande impatto visivo sulla storia ellenica, con l’indimenticabile immagine di un grande occhio d’acqua, l’evento conclusivo si è basato sulla tradizione greca, con il terreno dello stadio trasformato in un campo di grano, 10.500 spighe, una per ogni atleta che ha partecipato ai giochi olimpici. Naturalmente tanta musica, accompagnata dalle spettacolari evoluzioni dei ballerini con i tipici costumi greci. In mezzo, la cerimonia di premiazione per la strepitosa vittoria nella maratona di Stefano Baldini, raggiante e emozionato nel cantare l’inno di Mameli in mezzo ai settantamila dello stadio olimpico. Tra i vessilli dei 201 paesi partecipanti, anche quello della Repubblica di San Marino con Emanuele Nicolini portabandiera, accompagnato da Diego Mularoni e dal Capo missione Fernando Casadei. Momento topico della cerimonia, il passaggio del testimone a Pechino 2008, sede della prossima edizione dei giochi e lo spegnimento della fiaccola olimpica, che suggella Atene 2004, un'olimpiade da ricordare, un'olimpiade da medaglia d’oro.
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