Al Rubens Fadini la prima di Walter Nicoletti sulla panchina biancoazzurra. In quella gara i padroni di casa si giocavano l’ultima chance per rientrare nella lotta per evitare la retrocessione diretta. Il gol di Giorgetti, unico sussulto per lui di una stagione anonima, arrivato a tempo abbondantemente scaduto,regalò il primo importantissimo sorriso al tecnico di Santarcangelo.
Un girone dopo, la mannaia, è ancora nelle mani di D’Angelo e compagni, che in caso di vittoria condannerebbero alla retrocessione matematica i giallorossi. Credere ad una squadra in villeggiatura pre pasquale a San Marino sarebbe, però, un suicidio.
Il Giulianova, due punti in trasferta fino ad ora, non ha nulla da perdere, arriva sul Titano con la testa completamente libera da pressioni. Il monito. Domenica scorsa l’Avellino ha faticato tantissimo per battere il fanalino di coda. Il San Marino ha il destino nelle proprie mani, battere il Giulianova non è impossibile solo se la squadra si nutre già dal pre gara, di tutte quelle motivazioni che hanno portato alla bella e pesante vittoria sulla Cavese.
A sei giornate dalla fine non c’è più tempo, occorre stringere i denti. I cosiddetti acciacchi dovrebbero sparire. Troppi i giocatori che non sono nelle migliori condizioni Ligori – Faieta – Buda, difficilmente recupereranno per sabato Villa, Tedoldi, Turchetta che ha appena smaltito la febbre, Amantini dovrebbero invece farcela. Rientrano Nossa e Berardi. Domani la rifinitura, dove Nicoletti scioglierà i tanti dubbi sull’undici da inserire nello scacchiere iniziale.
Un girone dopo, la mannaia, è ancora nelle mani di D’Angelo e compagni, che in caso di vittoria condannerebbero alla retrocessione matematica i giallorossi. Credere ad una squadra in villeggiatura pre pasquale a San Marino sarebbe, però, un suicidio.
Il Giulianova, due punti in trasferta fino ad ora, non ha nulla da perdere, arriva sul Titano con la testa completamente libera da pressioni. Il monito. Domenica scorsa l’Avellino ha faticato tantissimo per battere il fanalino di coda. Il San Marino ha il destino nelle proprie mani, battere il Giulianova non è impossibile solo se la squadra si nutre già dal pre gara, di tutte quelle motivazioni che hanno portato alla bella e pesante vittoria sulla Cavese.
A sei giornate dalla fine non c’è più tempo, occorre stringere i denti. I cosiddetti acciacchi dovrebbero sparire. Troppi i giocatori che non sono nelle migliori condizioni Ligori – Faieta – Buda, difficilmente recupereranno per sabato Villa, Tedoldi, Turchetta che ha appena smaltito la febbre, Amantini dovrebbero invece farcela. Rientrano Nossa e Berardi. Domani la rifinitura, dove Nicoletti scioglierà i tanti dubbi sull’undici da inserire nello scacchiere iniziale.
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