Calcio: beffa per il San Marino, passa il Bassano
Inutile cercare colpevoli, nella gestione sciagurata di quei concitatissimi 6 minuti, non cambia la sostanza, ma non si può nemmeno archiviare tutto incolpando il destino. Qualcuno dovrà spiegare se c’è stata una mancanza di comunicazione tra il tecnico espulso e la panchina, qualcuno dovrà spiegare perché non essendoci il secondo di Tazzioli, in panchina non è stato portato Lele Lucchi che ha il patentino di allenatore. A volte si ha l’impressione che il San Marino sia una società professionistica per la gestione oculata dei bilanci, o per la perfezione nei pagamenti, ma poi si perde in un bicchiere d’acqua denunciando palesi limiti di dilettantismo. Figure inventate, poca chiarezza, troppe ingerenze portano solo confusione. Lo scorso anno il Presidente Daniele De Luigi parlò di snellezza nell’organico societario, cosa che è avvenuta parzialmente. Altra versione dei fatti, se vogliamo prendiamocela con il destino oppure con il miglior acquisto di questa annata Longobardi che non è stato in grado di gestire un pallone tra i suoi piedi all’ultimo secondo dell’ultima azione. In finale ci va il Bassano.