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Calcio: Cesena manda a casa il Rimini

7 giu 2004
Calcio: Cesena manda a casa il Rimini
Qualcosa meno di 20.000 cuori pronti a pompare sangue da far scoppiare le vene, ma anche a fermarsi e segnare il passo. Il sogno serie B è un letto ad una piazza sola. Scende il Rimini, fa festa il Cesena più concreto nel doppio confronto. E più meritevole di giocarsi tutto con lo scatenato Leme. Acori sorprende ancora, una punta e Ricchiuti subito dietro, ma Castori si aspetta la mossa e spaia i mediani. Confalone ringhia sul Gaucho, Pestrin pressa alto più avanti. Il Rimini fa girare palla come da copione, ma verticalizza poco, il Cesena riparte come una molla con Ranalli e Cavalli. E così la partita è molto bloccata e gira a metà primo tempo in due minuti. Un cross sembrava perfetto per far male, l’incornata di Mastonicola esce soltanto di un capello. Dall’altra parte prima Aldegani rischia il naufragio su Pestrin, poi capitola. Minuto 27, Groppi all’inglese, la contraerea bianconera è tutta in area, svettano i due metri scarsi di Peccarisi e comincia mezza festa. Rimini di rabbia, Di Giulio in area controlla alla Chevanton, la ciabattata invece è assolutamente da dimenticare. Il Cesena sta nel guscio e si fionda negli spazi che, inevitabilmente, si dilatano come i ventricoli di chi in tribuna soffre le pene dell’inferno. Dall’altra parte Ambrogioni fa mezzo gol recuperando alla disperata una situazione mica troppo serena. All’intervallo il Lume ha già steso la Lucchese, al Manuzzi tutto direbbe Cesena, ma il Rimini riprende la fitta rete di passaggi orizzontali. E all’ottavo Castori prenota l’albergo a Lumezzane. Giocata strepitosa di Bernacci che apre magnificamente l’autostrada a Simone Cavalli. Il modenese in progressione è un castigamatti. L’uscita di Aldegani è vana, la palla è in fondo al sacco. Docente per Trotta, Bordacconi per l’impalpabile Ricchiuti: Castori bada a conservare. Biserni e Piccoli per Tedoldi e Ranalli, poi Rea per Confalone che ha una caviglia gonfia. L’ultimo Rimini è un cross smanacciato da Indiveri e poi c’è solo la gente che vince un derby che pesa un quintale ma, soprattutto, comincia a pensare alla B che da queste parti è un po’ come tornare a casa.

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