Calcio, diritti Tv: la serie B non sciopera
Entro il 22 novembre infatti il tavolo delle trattative per giungere ad un accordo collettivo in materia di diritti televisivi dovrà essere per lo meno improntato. Il grave stato economico della categoria non consente molti altri margini di manovra.
Ciò che contesta la serie B –si legge nella nota conclusiva firmata dal vicepresidente di Lega con delega al campionato cadetto- è il criterio di ripartizione delle risorse fissato dal Consiglio dei Ministri.
Non è possibile –scrive Lugaresi- destinare 900 milioni di euro alla serie A e meno di 50 alla B. I presidenti valutano però positivamente l’interesse di Abete e della Melandri che si sono impegnati a guidare la trattativa per giungere ad un accordo sui diritti televisivi che consenta alle società di serie B, se non prorio di soddisfare le aspettative, almeno di sopravvivere.