Senza campi il calcio muore. E il movimento calcio a San Marino, invece, cresce. La necessità di trovare nuovi spazi per supportare adeguatamente l’attività è ormai emergenza. Prendiamo la massima espressione del pallone del Titano. Il San Marino Calcio rischia lo sfratto dall’impianto di Pietracuta, perché i dirigenti locali non avrebbero più intenzione di affittare il campo. Ma una squadra che partecipa ad un campionato impegnativo come quello di C1 ha bisogno di strutture e tranquillità per lavorare. E quel progetto nato in collaborazione tra San Marino e Federcalcio è ancora bloccato. Vincoli tecnici. Ma quel progetto ormai noto che prevedeva la costruzione di un centro sportivo a Pietracuta su un terreno non è l’unico percorribile. “L’unica cosa certa – rileva amaro Germano De Biagi - è che abbiamo fretta perché il problema non può più essere rimandato e se non va bene Pietracuta ci indichi il Congresso dove poter operare. Attendiamo una risposta da 14 mesi”. Una tesi condivisa dal presidente federale Crescentini. “Siamo aperti a qualunque soluzione, purchè i campi si facciano alla svelta”. E ribadisce che i costi delle nuove strutture saranno addebitati alla Federcalcio. Abbiamo bisogno di nuovi spazi e siamo pronti da tempo a partire coi lavori”. Ma la politica ha altri tempi e forse altre volontà. Anche se dal Segretario allo Sport Andreoli arriva la conferma che tutto non è arenato, ma che prima del via libera è stato dato mandato al Segretario al Territorio Venturini di effettuare un’ultima verifica su terreni alternativi eventualmente disponibili e relativi costi dentro i confini della Repubblica. La storia infinita è lì in attesa di una fine e intanto la Federcalcio si occupa di restyling. La prossima settimana comincerà la trasformazione del campo sportivo di Dogana che si doterà di un manto sintetico. Nascerà a fianco il Dogana B, sempre in erba sintetica, per il calcio a 5. Anche Chiesanuova conoscerà un campo in sintetico per il calcio a 5, un minicampo nascerà nella zona della chiesa di Murata, un altro a Gualdicciolo. In futuro sarà trasformato quello di Acquaviva. Scosse di assestamento, movimenti importanti ma che non risolvono alla radice un problema che, se sarà risolto, si poterà dietro per lo meno i segni del ritardo.
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