Cosa sarebbe successo se non ci fosse stato quel finale? 10 punti di distacco dalla capolista Reggiana, morale a picco perché sarebbe stata la seconda sconfitta consecutiva in casa, per di più dopo aver dominato l’incontro, trovando di fronte l’ennesimo portiere in stato di grazia, e la traversa che si è opposta due volte ai tentativi di Alessandro Evangelisti, centrocampista destinato a salire ben presto in categorie più consone alle sue qualità.
Già in diversi avevano lasciato lo stadio, delusi da quello che pensavano, l’ennesimo risultato negativo, quasi una resa, anche se ancora siamo solo alla quarta giornata. Il profilo non solo della partita, ma forse di tutto il campionato del San Marino cambia all’ottantottesimo quando Meloni fa crollare il muro ospite. Anche il pareggio, nonostante sia arrivato in chiusura, non avrebbe dato ossigeno all’entusiasmo, perché in quel caso, sarebbe rimasta vuota la casellina delle vittorie in questo campionato e una squadra, che punta decisamente a stare a stretto contatto con il vertice, non se lo può permettere. Ecco perché il tecnico Fabrizio Tazzioli ordina a Meloni di lasciare velocemente la pista di atletica durante i festeggiamenti e di rimpossessarsi immediatamente del pallone. Ci sono ancora 5 minuti per credere nella definitiva rimonta, che arriva meritata e puntuale al minuto 94. Completamente rovesciato il campionato del San Marino, grazie a quel gol di Di Maio. Primi tre punti conquistati, morale alle stelle, proprio per come è maturata questa vittoria. Adesso c’è davanti una settimana di tranquillità, al riparo dalla critica già con il mirino puntato soprattutto su alcuni giocatori ancora lontani da uno standard accettabile.
Già in diversi avevano lasciato lo stadio, delusi da quello che pensavano, l’ennesimo risultato negativo, quasi una resa, anche se ancora siamo solo alla quarta giornata. Il profilo non solo della partita, ma forse di tutto il campionato del San Marino cambia all’ottantottesimo quando Meloni fa crollare il muro ospite. Anche il pareggio, nonostante sia arrivato in chiusura, non avrebbe dato ossigeno all’entusiasmo, perché in quel caso, sarebbe rimasta vuota la casellina delle vittorie in questo campionato e una squadra, che punta decisamente a stare a stretto contatto con il vertice, non se lo può permettere. Ecco perché il tecnico Fabrizio Tazzioli ordina a Meloni di lasciare velocemente la pista di atletica durante i festeggiamenti e di rimpossessarsi immediatamente del pallone. Ci sono ancora 5 minuti per credere nella definitiva rimonta, che arriva meritata e puntuale al minuto 94. Completamente rovesciato il campionato del San Marino, grazie a quel gol di Di Maio. Primi tre punti conquistati, morale alle stelle, proprio per come è maturata questa vittoria. Adesso c’è davanti una settimana di tranquillità, al riparo dalla critica già con il mirino puntato soprattutto su alcuni giocatori ancora lontani da uno standard accettabile.
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