Di rimonta in rimonta su Brignone e Worley e poi in finale ex equo con la Liensberger, Marta Bassino guadagna un oro storico nel parallelo mondiale. Storico per lei e per l'Italia, della quale salva la spedizione di un'edizione aperta tra molte speranze che rischiava di chiudersi con un gelido zero. Un parallelo folle regala quindi alle azzurre la prima medaglia ex aequo con la Liensberger ma col titolo grazie al miglior tempo nella run decisiva. E la stessa cosa era accaduta nella semifinale contro Tessa Worley, così come un'altra rimontona era arrivata nel derby dei quarti con Federica Brignone.
Per amor di verità ci ha messo del suo anche il tracciato, decisamente uno più rovinato dell'altro. E comunque resta agli atti un titolo mondiale che l'Italia conquista 24 anni dopo la tripletta del duo Compagnoni-Kostner al Sestriere. Dietro le due vincitrici il bronzo di Tessa Worley. Sesta una contrariata Brignone in polemica col regolamento, fuori in fase di qualificazione Della Mea e Pirovano, ma soprattutto le attesissime Petra Vhlova e Lara Gut Brehrami.