A 37 anni suonati Philippe Gilbert firma l'impresa più bella. Il belga della Quick Step stacca tutti in salita per battere in volata il tedesco Politt, unico capace di resistere alla sua ruota. In una Roubaix fatta di vento e polvere, che come sempre si rivela una corsa ad eliminazione, l'azione risolutiva nasce dopo 67 chilometri con l'attacco portato da Gilbert, Selig e Politt. Al terzetto risponde Sagan che si porta dietro un vivace gruppetto. A 23 chilometri, l'attacco di Gilbert, Sagan e Politt costa caro a Van Aert che, dopo una corsa dispendiosa condita da forature e cadute, non ha più la forza di rientrare. Poi a 13 km dalla conclusione, l'attacco di Gilbert, la risposta di Politt, la resa di Sagan. E la storia della Roubaix numero 117 è scritta. In carriera il belga aveva già vinto un Giro delle Fiandre, quattro dell’Amstel Gold Race, una Freccia Vallone, una Liegi-Bastogne-Liegi, due Giri di Lombardia e il Mondiale di Valkenburg. Ora aggiunge anche la Roubaix, a completare una bacheca davvero straordinaria ed entra nella storia del ciclismo. Davide Ballerini, debuttante, primo italiano al traguardo: trentunesimo a 4'25”. Lontani gli attesissimi Trentin e Moscon.
Capolavoro Gilbert, la Roubaix è sua
Male gli attesissimi Trentin e Moscon
14 apr 2019
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