Caserta-VL Pesaro 82-87: Jones e Thornton salvano Bucchi

Dopo aver resuscitato una Brindisi già sepolta, la VL Pesaro piazza il secondo miracolo di fila, espugnando 82-87 il PalaMaggiò di una Caserta che, in casa, finora aveva fatto cinque su cinque. Il match che aggiunge un po' di viti alla panchina di Bucchi però parte maluccio, con ben 9 palle perse. Per sua fortuna nemmeno i campani fanno fuoco e fiamme e a metà partita è 36 pari.

Al rientro sul parquet, dopo un breve equilibrio, partono le montagne russe: trascinata da un Sosa forza 13 nel solo quarto in questione, Caserta piazza un 10-0 che vale il +8. Poi Bucchi striglia pesantemente i suoi e Pesaro rientra in carreggiata: 9-0 e contro-sorpasso firmato Nnoko. Il gioco da 4 di Cinciarini – tripla e lunetta – dà il via a un altro 11-4, così alla penultima sirena la Pasta Reggia è avanti di sei. Distacco che la VL azzera quasi subito, infilando un 5-0.

L'ennesima meraviglia dell'asse Sosa-Putney fa respirare il PalaMaggiò, ma sarà l'ultima volta. Prima Thornton accorcia da fuori, poi Jones – migliore dei suoi con 34 punti, 12 rimbalzi, 10 falli subiti e 32 di valutazione – insacca il sorpasso. Su azione avviata sempre da Thornton, decisivo ben oltre i suoi 19 punti.

Un'altra tripla di Cinciarini tiene lì Caserta, poi il sin lì sonnecchiante Jasaitis decide che è ora di lasciare il segno: due bombe di fila e ciao a tutti, i campani non riescono più a recuperare. Con buon pace per un Sosa da 30 punti, 11 assist e 37 di valutazione. Nonché per i suoi alfieri Watt e Cinnciarini, 18 e 14 punti. Pesaro suona la quarta, per un gruppo di giocatori che salva la panchina del coach e, forse, si scopre definitivamente squadra.

RM

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