Caso Pantani verso l'esame della commissione d'inchiesta antimafia

Caso Pantani verso l'esame della commissione d'inchiesta antimafia.
Il 'caso' Marco Pantani sarà approfondito dalla commissione parlamentare d'inchiesta antimafia. Lo ha anticipato il parlamentare riminese del Pd, Tiziano Arlotti, dopo aver ricevuto l'ok della presidente della commissione, Rosy Bindi, alle sue richieste per l'apertura dell'inchiesta. Il 'pirata' fu trovato morto il 14 febbraio 2004 in un residence di Rimini. Si concluse così la storia di uno dei ciclisti più amati degli ultimi decenni.

In un'inchiesta della magistratura si è indagato su un presunto intervento della camorra contro Pantani nel Giro d'Italia del 1999, ma dalla Procura di Forlì nelle scorse settimane è arrivata la richiesta di archiviazione. I pm hanno ritenuto di non avere elementi per sostenere un processo. "Le mafie hanno sempre avuto grande interesse per il mondo dello sport e la gran mole di denaro che ruota intorno alle scommesse clandestine", ha affermato Arlotti, che di recente ha incontrato Paolo e Tonina, i genitori di Marco Pantani, insieme all'avvocato di famiglia Antonio De Rensis. Insieme a loro, il deputato ha spiegato di aver approfondito i fatti del 5 giugno 1999, quando il ciclista fu sottoposto a controlli a Madonna di Campiglio, e del 14 febbraio 2004, giorno del decesso.

Approfondimenti dai quali è maturato "il convincimento che si debba andare avanti nella ricerca della verità in una vicenda che ha fatto emergere scenari oscuri e inquietanti intrecci criminali". Sempre secondo Arlotti, è necessario ridare al 'pirata' un "onore che per me e per tutti i suoi sostenitori non è mai stato messo in discussione, per attribuirgli il titolo del Giro d'Italia del 1999".

MT

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