Brutto, come ogni derby che si rispetti, ma sembra derby solo per il Bologna. Tosto e temprato nelle difficoltà al cospetto di una squadra che invece assomiglia ad una scolaresca in gita premio. Ficcadenti fa copia incolla della solita formazione, Malesani cambia tutto e bene almeno per 45 minuti. Nello specifico e in breve. Mudi recupera su Appiah, Di Vaio ridicolizza l’impresentabile Benalouine e incrocia nell’angolo giusto. La reazione è tutta qui. Jimenez sui pugni di Viviano e un’ideuzza di Colucci che trova Giaccherini un po’ corto. Ad un tempo dal probabile esonero, Ficcadenti smonta le sue certezze e si ripresenta con Budan e Schelotto per Appiah e Jimenez. E’ un Cesena offensivo per come sta in campo, quello del primo tempo lo era per la gente che paga. Gli spazi offerti in contropiede fanno parte del gioco, ma al di là in po’ di buona volontà i bianconeri non ci sono. Non è detto sia un male, quel bel gioco che ha fatto da scudo alle mille sconfitte finalmente non c’è più. Su Parolo c’è Viviano da quel grande portiere che è. Il derby restituisce a Malesani un gruppo squattrinato ma vivo, mentre il Cesena vede vicina la fine che tutti più o meno hanno a più riprese pronosticato. Retrocedere mentre Britos raddoppia può anche far parte del gioco, ma solo dopo aver provato a salvarsi. La domanda che si fanno a Bologna come a Cesena nasce da motivi diversi, ma è la medesima.
Roberto Chiesa
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy