E’ passato più di un mese dal delirante pomeriggio di Lume. Una giornata di gol, cazzotti sparsi e serei B trovata sul campo. La nuova stagione è già cominciata tra sentenze e squalifiche e la giustizia ha fatto se non proprio il suo dovere almeno il suo corso, insomma sarebbe il caso di non parlarne più. Invece Lumezzane e Cesena continuano a guardarsi in cagnesco e dalle rispettive categorie, agitano carte e minacciano azioni. Fino a ieri sera quando un comunicato ufficiale del Cesena Calcio annuncia che i bianconeri escono dalla trincea. Un conflitto virtuale perché –si legge- contrariamente a quanto diffuso dal suo presidente il Lumezzane Calcio non ha intentato alcuna azione legale, né inoltrato reclamo come ampiamente minacciato avverso al risultato maturato sul campo. Se anche i lombardi lo avessero fatto, chiarisce il presidente bianconero Lugaresi- l’azione non avrebbe valore essendo scaduti i termini entro i quali dare comunicazione alla parte citata in giudizio. Il Cesena informa inoltre non essere più disposto a tollerare l’atteggiamento dei dirigenti del Lumezzane definito “irragionevole e dettato dalla volontà di destabilizzare la preparazione ad una serie B conquistata sul campo”. Il presidente Lugaresi ha dato mandato al legale Mattia Grassani di valutare ogni azione a tutela degli interessi di società e tifosi.
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