Una crisaccia sfociata ed estuario come tutte le crisacce del calcio d’oggi. L’allenatore paga e si riparte. Cesena è scossa, chissà se servirà. Certo che è stata fatta l’unica cosa che oggi si poteva fare. Ma non rivedere più quell’omone che si agita sulla panchina farà tanto strano e tante malinconia. E’ un po’ come non vedere più Romina al fianco di Albano. Ci si abitua a tutto, ma ci vorrà tempo. Quel tempo che conti alla mano non c’era più.
Castori non è più l’allenatore del Cesena dopo quasi 5 anni. Le sue parole nel dopo derby assomigliavano tanto ad una dichiarazione di resa.
Castori resta nella storia del club per averlo riportato in serie B, per aver conquistato la Coppa Italia di serie C primo trofeo della storia della società, per avere più di ogni altro sposato la causa. Oggi, forse è meglio così. Troppo brutto vedere un Cesena del genere, un Cesena fragile e arrendevole. Praticamente il contrario di quello di Castori. Non era più il caso di vivere di ricordi.
Ciò che non si cancella e non si potrà cancellare è il rapporto franco e sincero con un uomo esagerato. Esageratamente schietto, simpatico, scorbutico e brontolone. Ma un uomo vero al quale tutta la città deve moltissimo. Gli allenatori passano, i rapporti restano. E le conquiste e le battaglie non si possono cancellare.
Con lui lascia anche l’allenatore in seconda Riccardo Bocchini, controfigura di Castori.
Chi gli subentra si accolla una bega, ma la squadra dovrà dare risposte diverse: gli alibi sono finiti per tutti.
Castori non è più l’allenatore del Cesena dopo quasi 5 anni. Le sue parole nel dopo derby assomigliavano tanto ad una dichiarazione di resa.
Castori resta nella storia del club per averlo riportato in serie B, per aver conquistato la Coppa Italia di serie C primo trofeo della storia della società, per avere più di ogni altro sposato la causa. Oggi, forse è meglio così. Troppo brutto vedere un Cesena del genere, un Cesena fragile e arrendevole. Praticamente il contrario di quello di Castori. Non era più il caso di vivere di ricordi.
Ciò che non si cancella e non si potrà cancellare è il rapporto franco e sincero con un uomo esagerato. Esageratamente schietto, simpatico, scorbutico e brontolone. Ma un uomo vero al quale tutta la città deve moltissimo. Gli allenatori passano, i rapporti restano. E le conquiste e le battaglie non si possono cancellare.
Con lui lascia anche l’allenatore in seconda Riccardo Bocchini, controfigura di Castori.
Chi gli subentra si accolla una bega, ma la squadra dovrà dare risposte diverse: gli alibi sono finiti per tutti.
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