Dal trampolino fatto apposta per spiccare il volo il Cesena cade di schiena e si fa malissimo. Non è giornata contro il Crotone è partita da pari tutta la vita, ma alla fine nel recupero succede anche l’imponderabile che a quell’ora è subito irreparabile. Si fermano i bianconeri e da un lato si consolano. Non fanno meglio Sassuolo e Ancona, fa qualocosa (giusto qualcosa) solo il Lecce. E se la classifica si accorcia sono altri i temi che tengono banco in casa di chi, va ricordato, non ha l’obbligo di vincere il campionato. E cioè che senza Do Prado e De Feudis la squadra ragiona poco e potrebbe teoricamente sfondare sfondare solo sulle fasce. Giaccherini e Schelotto ci provano ma davanti né Bucchi né Greco hanno l’istinto killer. Ne consegue che ad alcune assenze non c’è rimedio. Compreso quello della bagarre scatenata da Bisoli nell’ultima mezz’ora. Una squadra farcita di punte e mezze punte che però non ha trovato mia la stoccata. Ora non è una tragedia. E una partita si può anche perdere. Ci si può rialzare benissimo tra una settimana e ricominciare a sognare oppure prendere atto che il luna park spegne le luci. Chiuso si, ma per restauro, perché il Cesena può divertire ancora.
Roberto Chiesa
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