Cesena-Lecce 1-0

Cesena-Lecce 1-0.
Ficcadenti, non poteva essere altrimenti, riparte dall’undici anti Milan, De Canio sceglie i pesi leggeri; Chevanton terminale del suo 4-1-4-1. Ma che fosse altro tipo di match era ben noto. Tutto nonostante la pallissima del vantaggio dopo pochissimi minuti. Una combinazione tutta di prima manda in porta Bogdani, circumnavigazione del portiere e disperato recupero di Ferrario a salvare la baracca. Il resto è un’altra cosa.. Squadre corte, spazi ridotti e poco fino all’episodio attorno al quale gira tutto il pomeriggio. Nagatomo commette fallo un passo fuori area, l’arbitro Rocchi attribuisce l’entrata a Colucci, che già ammonito, prende un altro cartellino e viene espulso. Un evidente caso di scambio di persona che non farà scattare la squalifica, ma il danno è fatto. Il Cesena gioca i restanti 50 minuti in 10 uomini e questo paradossalmente spacca la partita. Ripresa e nessun cambio, Ficcadenti reimposta Parolo davanti alla difesa e va giù di 4-2-3-1: prima pezza di Antonioli sullo spunto di Chevanton. Ma se il Lecce prova a vincere, il contropiede del Cesena si ripropone. Giaccherini fa metacampo: diagonale da urlo, Rosati alla grande in angolo.
Quasi come prima per il vantaggio: Von Bergen lancia Bogdani in profondità controllo e angolino basso da spellarsi le mani.
De Canio si riversa avanti, dentro anche Corvia e Di Michele. Ma Ficcadenti riparte da manuale; ancora Bogdani per Giaccherini, fuori di poco. L’albanese ha finito la benzina e lascia a Malonga.
Rosso diretto per Munari: in 10 contro dieci. E i 16mila del Manuzzi possono raccontare di essere primi in classifica.

Roberto Chiesa

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