Travolgente nel punteggio, non nel ritmo. Travolgente nella consapevolezza e la tranquillità con la quale colpisce e gestisce. Insomma il Cesena la vince da squadra forte. Mette a nudo i limiti e i difetti di un Piacenza nato per soffrire e accorcia la classifica. I bianconeri fanno il pieno in un match che dura appena 30 minuti. Bucchi si incunea il Conteh lo spinge. Il solito Do Prado dal dischetto. Prima e dopo una sensazione di forza e compattezza che fa davvero pensare che Bisoli abbiamo caricato la squadra con batterie a lunga durata. La doppietta di Parolo nella ripresa rifinisce il discorso che resta ora ancorato ad una sola variabile. Quella del rendimento esterno. Correggendo quello il Cesena diventerebbe in automatico una delle indiziate a potersi giocare la promozione. Lo dice la classifica nel mezzo del cammin con 21 partite giocate su 42. I bianconeri girano a 35, guardano al mercato con serenità sapendo che per continuare a sognare sarà sufficiente provvedersi di una punta e magari tenere duro sul pressing che ricevono i pezzi pregiati. Andare in serie A non è un obbligo, ci mancherebbe, e nemmeno un obiettivo. E’ una botta di nostalgia per chi ha vissuto quegli anni, e un’idea meravigliosa per chi ha solo sentito raccontare.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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