Cesena-Rimini: sale l'attesa per il derby
Derby di Romagna: gli uomini in campo
La Straromagna con vista sul primato è festa per oltre 16.000 tifosi. Motivo in più per non sbagliare il colpo che potrebbe lanciare l’una o l’altra verso traguardi da sogno. Castori ha i precedenti dalla sua, ma una difesa d’emergenza. I centrali Zaninelli e Ficagna (ma non è una novità) marcano visita. I problemi di Pagliuca e Piccoli, da un lato, semplificano le scelte del tecnico, dall’altro, privano il Cesena di un paio di valide alternative. Il rispetto per un avversario forte non è paura: l’omone di Tolentino non tocca l’intoccabile 4-3-3, mai discusso anche nei momenti di magra. Vignati e Lauro centrali d’emergenza con Biserni e Sabato ai lati, mentre in mezzo è strategica la posizione di De Feudis, probabilmente speso a uomo su Ricchiuti. Davanti, Lazzari più che Piccoli, mentre il Papa sfebbrato parte subito.
Lato Rimini: Acori cerca i primi punti al Manuzzi, tra certezze e forfait. Ancora un mistero la terza linea: Peccarisi e Milone sono arruolabili, ma non stanno benissimo. Il tecnico pensa alla conferma di Porchia e Digao, centrali di scorta; Baccin e Regonesi a presidiare i confini. Con Barusso lungodegente e Cristiano perso tra le noie muscolari, la cerniera di mediana è di Cascione e Tasso. Fermo il resto, con un reparto offensivo in grando di fare e disfare. Classifica alla mano, è derby più bello di sempre, quello più nobile. Una vigilia carica d’attesa, con scommesse, timori e solito appello dei sindaci al vogliamoci bene. Basterebbe, sportivamente parlando, un odio civile. Palla al centro domani alle 16. Dalle 18 ci sarà chi gode e chi spiega.