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Cesena–Salernitana 3-0

4 ott 2009
Cesena–Salernitana 3-0
10 mila spettatori, colpi di classe individuale che arricchiscono un orchestra che suona, e nel coro cantano i piedi di velluto di Guglielmo Do Prado. Il calcio sciorinato quasi alla perfezione da una squadra che gioca a memoria, perché il suo tecnico mette tutti al posto giusto, tiene la rosa intera sulla corda, li considera sullo stesso piano. Segreti zero. Il calcio è logica, semplicità, e voglia di sacrificarsi, tutte virtù che appartengono al condottiero Pierpaolo Bisoli da Porretta, difficile vedere una squadra così caratterizzata da un tecnico che è ormai in rampa di lancio.
Tutto questo, in attesa dello squadrone milionario Torino: ci vogliono 5 Cesena per fare un Toro, porta il secondo posto in classifica, miglior difesa, gol a caterve, gioco spumeggiante e gruppo granitico. Chi poteva immaginare di vedere Bucchi rincorrere il diretto avversario fino alla bandierina del calcio d’angolo, chi poteva immaginare di vedere tutto lo stadio spellarsi le mani per applaudire un giocatore felpato : Do Prado, che al suo primo errore di misura alza il braccio e chiede scusa a tutti . Chapò per questo Cesena che si arrampica in alto con il passo delle grandi, e l’impressione è che il bello debba ancora venire. Importante molto importante è che le oscillazioni societarie non vadano ad inficiare un giocattolo che ha meccanismi perfetti.

Lorenzo Giardi

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