Cesena-Sampdoria: 0-1

Il protagonista è quello che non c’è. E vuota di Cassano, la Samp, è una squadra normale. Che soffre il Cesena e anzi per almeno mezzora il Cesena fa meglio dei blucerchiati. A sinistra Nagatomo sfonda con naturalezza, Appiah chiama Curci al primo intervento della partita. E’ il Cesena a menar le danze, Giaccherini in area asfaltato da Accardi, la palla è già in mano a Curci e l’arbitro Celi non se la sente di indicare il dischetto. La Samp rigorosamente dietro la linea della palla, si fa vedere solo in mischia, ma la spaccata di Pazzini è davvero ad un capello dal palo. Prima dell’intervallo Nagatomo fa tutto da solo e incontra i pugni di Curci.
Ripresa, il Cesena colleziona tanti angoli e ci crede, la Samp si appoggia a difesa e contropiede e Di Canio si gioca Mannini per lo spento Guberti.Appiah stende Pozzi: l’idea di Palombo neutralizzata facile da Antonioli. Ma è il Cesena a farsi preferire a provarci sempre con quel poco che c’è. E quando serve Antonioli è sempre nell’angolo giusto. Gli ultimi dieci minuti sono ospiti. Perché i cambi di Di Carlo migliorano la Samp e Ficcadenti ha i suoi undici e via. Solo intorno al novantesimo il tecnico chiama forze fresche conservative. A tempo scaduto ancora i fantasmi. Pazzini punisce. Quando perdi sempre oltre il 90’ l’affare è serio. Il Ceseba gioca benino, ma non la crosta da salvezza. Contestazione finale a Ficcandenti: chissà se basterà.

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