Chiedersi quanto durerà è lecito quanto sognare ad occhi aperti. Perché il Cesena di Pierpaolo Bisoli non è più una sorpresa, è decisamente uno spettacolo. Per intensità, organizzazione, ritmo e pure per qualità di alcuni solisti. Chiedere a Iachini ad esempio di Do Prado signore fuori categoria di un centrocampo cucito dalle geometrie di De Feudis, dal fosforo ed esperienza di Piangerelli, dalla gamba tosta di Parolo. Insomma il Cesena è una realtà meritatamente al secondo posto ed una realtà sopravvissuta all’infortunio di Giaccherini e ai ritardi di Bucchi. Insomma una realtà senza se e senza ma. Ieri al Manuzzi si è inchinato anche il Brescia, una delle favorite per la serie A e lo ha fatto senza reclami, senza botte di fortuna. Contro un tridente che fa male solo a scandirne i nomi (Possanzini, Caracciolo, Flachi), la difesa bianconera non ha subito un tiro in porta degno di questo nome. Sognare si può, si deve. Come in fretta si deve trovare un milione e spicci per saldare il rapporto con Giovanni Vavassori. Situazione rimandata alle calende e ora venuta al pettine. Uno scoglio in più che costringerà la società ad un sacrificio supplementare.
Roberto Chiesa
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