Ci era andato vicino ben ben 6 volte, con 2 argenti e 4 bronzi e oggi a 38 anni, probabilmente all'ultimo giro di una grande carriera, ha fatto centro. E' Campione del Mondo domando, sarebbe meglio dire dominando il percorso più duro. La maglia iridata, lo spagnolo, se la prende sull'ultimo muro quando ha abbandonato i tatticismi degli altri big ed è partito. A completare l'opera anche una discesa affrontata assumendosi rischi non di poco conto, pedalando praticamente sempre. E l'Italia? C'era. Soprattutto con un grande Moscon che ha tenuto duro fino alla parte finale dell'ultima salita quando si è trovato solo e ha speso fino all'ultima goccia di energia. Solo perchè Pozzovivo, atteso, non è mai entrato nel vivo della corsa e Vincenzo Nibali, generoso, ha pagato il ritardo di condizione in una stagione segnata dall'intervento alla vertebra post caduta al Tour. E' stata in generale una prova ad eliminazione, la prima fuga a 11 che è arrivata ad avere 20 minuti di vantaggio ha costretto le squadre rimaste fuori (Austria, Francia, Gran Bretania e Slovenia) ad aumentare il ritmo e far saltare le strategie di corse delle altre, Italia compresa che Cassani voleva a ruota per far lavorare le nazionali più forti fisicamente. Gli azzurri in gara fino quasi alla fine e Moscon quinto è un minimo di riscontro per un mondiale che ha finito per diventare con la vittoria di Valverde un premio alla carriera.
r.c.
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