Mancavano Wiggins (oro a Londra), Froome e Cancellara (4 volte campione), e di fatto il campo dei cosiddetti papabili era ristretto di partenza, ma con Tony Martin ha vinto il più atteso. La maglia iridata a cronometro resta così sulle spalle del corridore tedesco che sul tracciato diValkenburg bissa il successo conquistato un anno fa a Copenhagen. Lo specialista della Omega Pharma-Quick Step ha coperto i 45,7 km del tracciato in 55’49.Duro e selettivo il percorso pronto a spezzare le gambe anche ad Alberto Contador che non era il favorito numero uno ma che definire outsider forse è irrispettoso.La medaglia d'argento è andata allo statunitense Taylor Phinney e il bronzo al bielorusso Vasil Kiryienka. Scivola in curva e cade l’Italia con Marco Pinotti, quinto tempo a metà gara. Il giovane Adriano Malori è decimo subito dietro al deludente Contador. Parla tedesco anche la Crono femminile vinta da Judith Arndt, di ben 33 secondi sulla statunitense Stevens.
Roberto Chiesa
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