Un tempo a testa, un gol a testa, un punto a testa. Nel derby veneto Cittadella e Padova si dividono proprio tutto. Il primo derby in B tra due società sane e due squadre che guardano con fiducia verso l’obiettivo dichiarato. La salvezza comoda per il Cittadella e la salvezza comoda anche per il Padova seppure una buona rosa e una buona classifica autorizzino golosità sparse fuori programma. Il match è inizialmente letto meglio da Claudio Foscarini che prende il centrocampo confermando comunque la fatica a veriticalizzare. Il gol del vantaggio arriva per merito di un difensore, un ottimo difensore. Bravo a sfruttare l’assist dell’incontenibile Pettinari. Subito dopo è Iunco a peccare di altruismo e tutto resta com’è. Tranne Sabatini. Il tecnico del Padova metabolizza gli errori e corregge in corsa. L’innesto di Rabito è la mossa che rivitalizza i biancorossi che nel frattempo, grazie alle geometrie di Italiano, non hanno mai smesso di ragionare. Il cerchio si chiude: angolo di Rabito e volèe di Italiano per il gol dell1-1. Le squadre provano a superarsi fino alla fine con un occhio privilegiato però alla fase difensiva. Insomma, il primo derby cadetto della storia tra Citta e Padova non lo voleva perdere nessuno. Non è stata la sera del coraggio, ma la classifica l’hanno mossa in due e l’aria generale era piuttosto soddisfatta.
Roberto Chiesa
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