A farla breve è uno spareggio. 18 Pesaro e 18 Caserta, penultimo posto in classifica e necessità di vincere per allontanare lo spettro della retrocessione di qua come di là. Il clima è bello frizzante con polemiche al veleno per le limitazioni alla presenza di tifosi ospiti e attacchi irricevibili per la società di Pesaro che con le disposizioni della questura non c'entra. Meglio star concentrati sul campo, dopo la beffa di Cremona e non pensare che Caserta viene da 4 sconfitte consecutive perchè un altro calo di tensione, l'ennesimo, potrebbe finire col compromettere l'intero campionato. Pesaro invece deve far tornare i conti, investire su una indiscussa superiorità sotto canestro e non limitarsi a cercar conclusioni dal perimetro. Premesse per un successo che ci sono in una serata da dentro o fuori. In 5 punti ci stanno trionfo e tragedia, vincesse di 5 infatti la Consultinvest avrebbe anche ribaltato la differenza canestri importantissima in caso di ricorso alla classifica avulsa post volata. Vietato l'approccio morbido in un match senza ritorno, con un palio almeno mezza salvezza. Paolini, che ha lavorato molto sull'aspetto mentale dei suoi, prepara l'assalto. C'è da vidimare la bontà di un progetto lungo un anno.
rc
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