Pensarlo solo qualche giorno fa, era un'autentica utopia. Ed invece la rimonta del defender Oracle, nella finale più lunga di sempre dell' America's Cup, si è incredibilmente completata. New Zealand ha dominato tutta la prima parte nella baia di San Francisco, ma come amano sottolineare gli uomini di mare, improvvisamente è cambiato il vento. Ai Kiwi, cosi vengono soprannominati i neozelandesi, mancava solo una vittoria per conquistare il prestigioso trofeo. Ed invece, come spesso accade, quando si tratta di fare l'ultimo scalino, improvvisamente si blocca qualcosa. Deve essere accaduto anche a New Zealand che, regata dopo regata, ha visto svanire il grande vantaggio accumulato. Sette vittorie consecutive per l'imbarcazione americana e la serie torna incredibilmente in parità, 8 vittorie a testa. L'ultima doppietta risale alla notte appena trascorsa. La prima sfida si decide in partenza, con gli americani che prendono in leggero vantaggio e lo mantengono fino al termine della regata che vede Oracle davanti a New Zealand di 27 secondi. L'imbarcazione neozelandese parte meglio nella seconda regata e alla prima boa passa con un vantaggio di un centinaio di metri. Un margine quasi rassicurante se non fosse per un clamoroso errore del tattico dei Kiwi che si fa sorprendere nel lato di bolina. Oracle guadagna la testa della gara e vola via verso la clamorosa vittoria del pareggio. E cosi, a decidere la 34esima edizione della Coppa America, sarà l'ultima prova, quella che in molti hanno già definito come, la regata del secolo.
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