Italtennis rimandata a settembre, tanto le secchione di Fed Cup quanto quelli bravi, ma che raramente si applicano, di Davis.Professor Barazzuti ha forse perso il polso della situazione, certo è che tra un mese e poco più ci sarà già il primo esame di riparazione, a Brindisi contro gli Stati Uniti, che non battono le azzurre da 16 anni e promettono di rifarsi richiamando le sorelle Williams.
Il primo turno di Davis taglia invece tante teste: oltre all'Italia, annichilita ad Astana da un Kazakhstan di rimonta e capace di vincere tre dei quattro singolari, fa scalpore il successo dell'Australia sulla Repubblica Ceca, formazione numero uno del mondo. Navratil rinuncia a Berdych e la paga cara: i giovani canguri Kokkinakis e Tomic si dimostrano insuperabili per i singolaristi cechi, che incappano in un'inaspettata sconfitta, tanto quanto quella della Svizzera – detentrice del titolo – contro il Belgio. Bossel, Laaksonen e Lammer non valgono il grip di Federer e Wawrinka: Darcis e Goffin ringraziano, prenotando i quarti di metà luglio contro il Canada, capace di aggirare l'ostacolo Nishikori giocandosi – come da pronostico – la qualificazione nel doppio, decisosi al quinto a favore di Nestor e Pospisil.
Senza problemi la Francia che sì, archivia un 3-2 sulla Germania, ma le difficoltà sono solo ipotetiche, perchè i transalpini sono già 3-0 alla fine del doppio. Vittoria comoda anche quella della Serbia, che si aggiudica il derby balcanico con la Croazia con un ineccepibile 5-0: Djokovic e Troicki non fanno i preziosi, scendono in campo a Kraljevo e dominano sul cemento serbo Delic e Coric.
Sventola invece la Union Jack sul derby dell'Atlantico: due su due nei singolari con Young ed Isner – quello del 3-1 – per Andy Murray, che in coppia con Inglot si arrende solo al quinto ai gemelli Bryan, storia vivente del doppio mondiale. Decisivo dunque il successo sudatissimo di Ward nel secondo singolare con Isner: 15-13 al quinto dopo poco meno di 5 ore di gioco a Glasgow e quarti di finale da giocarsi sulla Manica in estate.
Accede ai quarti di finale pure l'Argentina, che in una sfida sviluppata addirittura su quattro giorni batte il Brasile sulla terra di Buenos Aires: l'ultimo singolare tra Delbonis e Bellucci era stato interrotto ieri sera per oscurità dopo i primi 40 minuti, conclusisi sul 6-3 in favore dell'albiceleste. Ripresa la contesa nel pomeriggio, Delbonis ha completato l'opera in quattro set, riportando l'Argentina al secondo turno del World Group.
LP
Il primo turno di Davis taglia invece tante teste: oltre all'Italia, annichilita ad Astana da un Kazakhstan di rimonta e capace di vincere tre dei quattro singolari, fa scalpore il successo dell'Australia sulla Repubblica Ceca, formazione numero uno del mondo. Navratil rinuncia a Berdych e la paga cara: i giovani canguri Kokkinakis e Tomic si dimostrano insuperabili per i singolaristi cechi, che incappano in un'inaspettata sconfitta, tanto quanto quella della Svizzera – detentrice del titolo – contro il Belgio. Bossel, Laaksonen e Lammer non valgono il grip di Federer e Wawrinka: Darcis e Goffin ringraziano, prenotando i quarti di metà luglio contro il Canada, capace di aggirare l'ostacolo Nishikori giocandosi – come da pronostico – la qualificazione nel doppio, decisosi al quinto a favore di Nestor e Pospisil.
Senza problemi la Francia che sì, archivia un 3-2 sulla Germania, ma le difficoltà sono solo ipotetiche, perchè i transalpini sono già 3-0 alla fine del doppio. Vittoria comoda anche quella della Serbia, che si aggiudica il derby balcanico con la Croazia con un ineccepibile 5-0: Djokovic e Troicki non fanno i preziosi, scendono in campo a Kraljevo e dominano sul cemento serbo Delic e Coric.
Sventola invece la Union Jack sul derby dell'Atlantico: due su due nei singolari con Young ed Isner – quello del 3-1 – per Andy Murray, che in coppia con Inglot si arrende solo al quinto ai gemelli Bryan, storia vivente del doppio mondiale. Decisivo dunque il successo sudatissimo di Ward nel secondo singolare con Isner: 15-13 al quinto dopo poco meno di 5 ore di gioco a Glasgow e quarti di finale da giocarsi sulla Manica in estate.
Accede ai quarti di finale pure l'Argentina, che in una sfida sviluppata addirittura su quattro giorni batte il Brasile sulla terra di Buenos Aires: l'ultimo singolare tra Delbonis e Bellucci era stato interrotto ieri sera per oscurità dopo i primi 40 minuti, conclusisi sul 6-3 in favore dell'albiceleste. Ripresa la contesa nel pomeriggio, Delbonis ha completato l'opera in quattro set, riportando l'Argentina al secondo turno del World Group.
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