Il Rimini cade in casa dopo oltre un anno, ma la scivolata di mercoledì non fa male e al massimo pregiudica il cammino in una Coppa che interessa fino a un certo punto. Finisce 2-1 per il Frosinone contro un Rimini che fa sul serio solo per mezz’ora. Acori schiera una mista di titolari e riserve con Trotta, Ricchiuti e Russo a sostenere Docente unico attaccante. Proprio Ricchiuti offre a Trotta la palla giusta, ma De Julis resta in piedi e chiude l’angolo. Passano i minuti e il Rimini si fa più sciolto, a tratti anche bellino, seppure l’intensità non sia quella dei giorni migliori. Arriva il logico vantaggio, anche se ci vuole una papera di De Julis che sceglie malissimo il tempo dell’uscita. Russo comunque scuote la rete e al minuto 30 sembra mettersi piuttosto bene. Anche perché il Frosinone è squadra ordinata, ma sommamente inferiore a quelli di Acori. Un timido tentativo di Aquino è tutto ciò che passa il convento, mentre prima dell’intervallo Docente non riesce a calibrare la volee che avrebbe ucciso il match.
Ripresa e il Rimini sparisce. Dopo 12 minuti la gara è ancora in parità. E’ il vecchio De Angelis a spingere in porta da solo il più facile dei palloni. Lo stesso De Angelis ci prova ancora e poi Aquino si beve mezza difesa e non trova i pali con tutto il Rimini che ha il fiato grossissimo. C’è un lampo al minuto 28. Federici va lungo disteso e l’arbitro generosamente opta per il rigore. Trotta dal dischetto calcia male tra costole e ascella del ritrovato De Julis. Un paio di fuorigioco molto discutibili e nessuno pensa che il pari si possa schiodare. Ma Mastronicola appena entraro manda Di Nardo gambe all’aria. Rigore e Carriello spara forte e angolatissimo, praticamente imparabile. Ultimo sussulto con Ricchiuti e Docente che non agganciano e poi tutti a pensare che la Coppa è quasi andata, ma l’importante è il campionato. E servirà un altro Rimini.
Ripresa e il Rimini sparisce. Dopo 12 minuti la gara è ancora in parità. E’ il vecchio De Angelis a spingere in porta da solo il più facile dei palloni. Lo stesso De Angelis ci prova ancora e poi Aquino si beve mezza difesa e non trova i pali con tutto il Rimini che ha il fiato grossissimo. C’è un lampo al minuto 28. Federici va lungo disteso e l’arbitro generosamente opta per il rigore. Trotta dal dischetto calcia male tra costole e ascella del ritrovato De Julis. Un paio di fuorigioco molto discutibili e nessuno pensa che il pari si possa schiodare. Ma Mastronicola appena entraro manda Di Nardo gambe all’aria. Rigore e Carriello spara forte e angolatissimo, praticamente imparabile. Ultimo sussulto con Ricchiuti e Docente che non agganciano e poi tutti a pensare che la Coppa è quasi andata, ma l’importante è il campionato. E servirà un altro Rimini.
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