La Coppa Placci parte qualche minuto dopo le 10 da Borgomaggiore e racconta una bella storia. Quella di Paolo Valoti, 34 anni di Bergamo, 10 anni 10 di gregariato e una lettera ricevuta dalla sua squadra un paio di settimane fa. A fine stagione può ritenersi libero. E così Valoti, sull’orlo della cassa integrazione e con una bronchite che lo spacca decide che il mondo può cambiare. E oggi, pieno zeppo di antibiotici e di rabbia, ha preceduto tutti sul traguardo di Imola, a spaccare i pedali di una corsa priva di quelle belle asperità di una volta, ma alla quale i corridori hanno imposto un ritmo forsennato. E c’è un’altra bella storia che Valoti firma. Vince proprio la Placci, gara maledetta nella quale l’anno scorso cadde rovinosamente e furono necessari più di cento punti per chiudergli la testa. La gara ha vissuto della grande fuga dello svizzero Beauchat che si è fatto 80 km da solo per essere ripreso sulle prime asperità. Sull’ultima salita l’azione del gruppetto che si è giocato la corsa. Valoti su Kirchen e Khalilov.
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