La delusione e l’amarezza per una sconfitta che stava assumendo proporzioni pesanti, si trasforma improvvisamente in una festa, quando a cinque minuti dal termine, Mohamed Zaboul gonfia la rete della porta avversaria. Un gol che scatena l’entusiasmo del popolo di Chiesanuova e la gioia irrefrenabile dell’attaccante marocchino, che a fine partita non trattiene le lacrime. Per il resto non c’è storia, lo Zeljeznicar è squadra vera, ben organizzata e tecnicamente di un altro pianeta. L’impatto con l’Europa per i campioni sammarinesi è più duro di quanto si possa immaginare. Una manciata di secondi e i bosniaci sono già in vantaggio, con Gredic che approfitta della disattenta retroguardia sammarinese. Qualche giro di lancette e il raddoppio viene servito dal gigantesco Rascic, che si ripete un paio di minuti più tardi, quando firma il tre a zero. Sono passati appena undici minuti. Si respira aria di goleada, quando alla mezz’ora un destraccio di Karic supera per la quarta volta l’incolpevole Frisoni. Nella ripresa il ritmo scende notevolmente e il Pennarossa se la gioca alla pari dei quotati avversari. A nove dal termine il quinto gol bosniaco, con la sforbiciata di Vrsajevic, poi il finale che si tinge di bianco-rosso, con un gol che regala sorrisi e lacrime di gioia.
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