Sceglie due parole “mission impossible” e una lingua la sua che non ha bisogno di tanti aggettivi. Luciano Capicchioni pensa alla nuova stagione e lo fa senza nascondere una ruga di preoccupazione. Si aspettava un'altra Rimini a rimorchio del suo progetto di salvare i Crabs. I tifossi al palazzetto ci sono,gli imprenditori guardano lo sport cittadino bruciare. Scomoda Nerone e apre una serie di numeri impietosi davanti ai quali non si può stare tranquilli. La prima squadra perde 90.000 euro, 100.000 il settore giovanile. Chiede una mano, Capicchioni per non essere costretto a vendere tutti, a ripartire da zero ancora una volta. Assicura che l'iscrizione al campionato DNB è stata formalizzata, dunque Rimini esiste. C'è. Ci sarà. Resta solo da vedere con quale forza e quali nomi al comando. Perchè ad ottobre scade al Presidente la sospensiva concessa dalla Lega e dovrà riprendere il suo posto di Agente a capo di Interperformance. Quindi dovrà anche lasciare la massima carica del club. A gente di Rimini, assicura, che magari parli il dialetto meglio di lui e sappia magari accattivarsi una simpatia in più, la voglia di una sposorizzazione, di staccare un assegno. Di difendere tutti insieme un patrimonio della storia non solo sportiva di Rimini.
Roberto Chiesa
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