Nella tana della capolista CSKA Mosca, Milano si adegua al gelido inverno russo e incassa un -37 che cancella qualsiasi segnale di risveglio mostrato col Fenerbahce. La decima cantonata di fila delle Scarpette Rosse è un imbarazzante 101-64 che non trova giustificazione né nell'assenza dell'asso di coppe Sanders né nel valore dell'avversario. Che pur cominciando con un quintetto di seconde linee archivia il tris di sconfitte consecutive già col 27-9 dei 10' iniziali, nei quali gli ospiti infilano appena due canestri dal campo e, per il primo, devono aspettare quasi 6'.
E i russi, che picchiano con un 67,6% da vicino, vanno a nozze: De Colo ne fa 22 con 30 di valutazione, Vorontsevich lo accompagna con 18 punti e un 7/9 al tiro e Teodosic se la spassa distribuendo 7 assist. Le transizioni moscovite e la velocità di Hines mandano in palla un'Olimpia lenta e pasticciona in regia, che prosegue con un 2/11 dal campo e a fine partita farà registrare 23 palle perse. Il 41-9 del secondo quarto la dice lunga su una squadra nella quale si salvano solo Macvan – 19 punti e 11 rimbalzi, per un 33 di valutazione – e Simon, 15 punti, 5/7 dal campo e 5 assist.
Il CSKA supera spesso il +40 ma una volta passati i 100 tira i remi in barca, lasciando ai ragazzi di Repesa un 5-0 finale. Che accorcia il passivo ma non salva la faccia né di Milano – ultima da sola visto il successo del Galatasaray – né della Serie A. Dove il dominio incontrastato di una squadra così molle in Europa certifica il crollo di un campionato le cui squadre hanno vinto ben 13 volte l'Eurolega: un record, anche se di questo passo durerà poco.
RM
E i russi, che picchiano con un 67,6% da vicino, vanno a nozze: De Colo ne fa 22 con 30 di valutazione, Vorontsevich lo accompagna con 18 punti e un 7/9 al tiro e Teodosic se la spassa distribuendo 7 assist. Le transizioni moscovite e la velocità di Hines mandano in palla un'Olimpia lenta e pasticciona in regia, che prosegue con un 2/11 dal campo e a fine partita farà registrare 23 palle perse. Il 41-9 del secondo quarto la dice lunga su una squadra nella quale si salvano solo Macvan – 19 punti e 11 rimbalzi, per un 33 di valutazione – e Simon, 15 punti, 5/7 dal campo e 5 assist.
Il CSKA supera spesso il +40 ma una volta passati i 100 tira i remi in barca, lasciando ai ragazzi di Repesa un 5-0 finale. Che accorcia il passivo ma non salva la faccia né di Milano – ultima da sola visto il successo del Galatasaray – né della Serie A. Dove il dominio incontrastato di una squadra così molle in Europa certifica il crollo di un campionato le cui squadre hanno vinto ben 13 volte l'Eurolega: un record, anche se di questo passo durerà poco.
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