Il 2012 difficilmente lascerà presto la mente dei tifosi della Dado, così come quella dei giocatori: promozione soprattutto, ma anche marcia perfetta nei playoff – dove sono arrivate solo vittorie – che mai sono mancate durante tutto l'anno sul parquet del Multieventi.
E se è vero che le buone abitudini non si devono perdere, il 2013 vedrà la Dado scendere in campo – per il suo primo impegno – proprio nella sua tana.
Dalla parte opposta una formazione arcigna come San Lazzaro, che vanta una vittoria in più dei Titans finora. Da saggiare la condizione del roster di Del Bianco, una vera incognita dopo le pause natalizie, ma che potrà tornare a contare – finalmente – sul talento di Manuele Benzi. Attenzione però alla fase difensiva: gli avversari possono contare su sei giocatori dalla doppia cifra di media, il che la dice lunga sulle qualità dei bolognesi. Gli esterni soprattutto – Lollini e Rossi – sfiorano la doppia doppia di media, quindi ci sarà da lottare a gomiti larghi anche sotto i vetri. Una sfida complessa e stimolante, che ci darà subito l'esatta dimensione del ruolo che la Dado potrà giocare in questo 2013, con l'augurio di ricordarlo con ancora maggiore soddisfazione – tra 12 mesi – rispetto a quanto non si ricordi lo strabiliante 2012.
Luca Pelliccioni
E se è vero che le buone abitudini non si devono perdere, il 2013 vedrà la Dado scendere in campo – per il suo primo impegno – proprio nella sua tana.
Dalla parte opposta una formazione arcigna come San Lazzaro, che vanta una vittoria in più dei Titans finora. Da saggiare la condizione del roster di Del Bianco, una vera incognita dopo le pause natalizie, ma che potrà tornare a contare – finalmente – sul talento di Manuele Benzi. Attenzione però alla fase difensiva: gli avversari possono contare su sei giocatori dalla doppia cifra di media, il che la dice lunga sulle qualità dei bolognesi. Gli esterni soprattutto – Lollini e Rossi – sfiorano la doppia doppia di media, quindi ci sarà da lottare a gomiti larghi anche sotto i vetri. Una sfida complessa e stimolante, che ci darà subito l'esatta dimensione del ruolo che la Dado potrà giocare in questo 2013, con l'augurio di ricordarlo con ancora maggiore soddisfazione – tra 12 mesi – rispetto a quanto non si ricordi lo strabiliante 2012.
Luca Pelliccioni
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