Dèbacle spagnola: vola l'Efes e fatica il Panathinaikos
Il secondo posto alle spalle del Real Madrid è frutto di una partita giocata sempre avanti nel punteggio, che ha portato i turchi al +10 all'intervallo. La reazione d'orgoglio degli spagnoli dura appena 10 minuti, leggibile come terzo quarto. Sul 55-54 con cui si è aperta l'ultima frazione, hanno inciso non poco i 15 punti portati in dote da Farmar e Kerem, che insieme ai canestri dei compagni hanno portato al finale di 78-73.
L'altro match giocato nella penisola iberica ha messo a confronto Caja Laboral e i moscoviti del Khimki. Gli iberici hanno perso un'ottima occasione per scavare il solco rispetto alla quarta forza, mancando la quinta vittoria in Top 16 e cedendo di fatto la terza piazza agli stessi russi che si sono imposti 83-71. La differenza sta sostanzialmente nel terzo quarto, visto che i team hanno riguadagnato il parquet dopo l'intervallo sul 45-43 per chi gioca in casa. Di lì in avanti il basket parlava solo cirillico, con gli spagnoli che infilano solamente 26 punti in 20 minuti, contro i 40 dei capitolini, vera sorpresa di questa Eurolega.
A chiudere il palinsesto la sfida di Atene tra Panathinaikos e Bamberga, che a dispetto delle attese è risultata essere quella più in bilico. Tedeschi in partita dal primo all'ultimo minuto, trascinati da Sharrod Ford (15 punti e 14 assist) e dalle triple di Gipson. Prestazione a tutto tondo, seppur senza doppie cifre per l'idolo di casa Diamantidis che sforna assist come questo in grado di incendiare il proprio pubblico e di trascinare il Panathinaikos in acque meno agitate.
Luca Pelliccioni