Dunque Vettel. Ma di chi è la colpa? Il popolo ferrarista si divide tra Alonso (il grande sconfitto) e la strategia sbagliata della scuderia che marca a uomo Webber e lascia Vettel in fuga. L'episodio che ha indirizzato la gara è arrivato qualche secondo dopo il via: scontro Schumacher-Liuzzi e safety-car subito in pista, Rosberg e Petrov ne approfittano per cambiare le gomme. Alonso, che al via si era fatto bruciare da Button, effettua la sosta al sedicesimo giro ma quando ritorna in pista Rosberg e Petrov sono davanti al ferrarista. Dopo che tutte le macchine hanno effetuato l'unica sosta in programma, lo spagnolo si ritrova in settima posizione, preceduto da Vettel, Hamilton, Button, Rosberg, Kubica e Petrov. Alonso, che avrebbe bisogno di arrivare almeno quinto per vincere il titolo, tallona a lungo il russo della Renault senza però riuscire a sorpassarlo. Vettel vince davanti ad Hamilton e Button una gara dominata fin dalle qualifiche e, a 23 anni e 4 mesi, diventa il più giovane campione del mondo nella storia della Formula Uno. La storia recente della Ferrari ha racconta di mondiali vinti o persi quasi sempre all’ultima gara. Ad Alonso sarebbe bastato il quarto posto. Invece dopo Vettel, Hamilton e Button, ci sono Rosberg, Kubika e Petrov. Settimo Alonso e addio titolo.
r.c.
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