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Discesa libera: Brignone e Goggia firmano la doppietta a Garmisch

La leader di Coppa del mondo batte di un secondo la bergamasca. Al maschile, il Canada torna al trionfo sulla Streif dopo 43 anni

Discesa libera: Brignone e Goggia firmano la doppietta a Garmisch.

Doppietta azzurra nella discesa libera di Garmisch-Partenkirchen. In Germania, una sempre più polivalente Federica Brignone chiude al primo posto, staccando di un solo centesimo Sofia Goggia. Prova eccezionale per la leader della Coppa del mondo, che ha detto di essersi trovata su una neve congegnale per lei e di aver limato molti dettagli rispetto alle fasi di prova. La milanese considera questo successo uno dei migliori capitoli della propria carriera e di certo non è frutto del caso, ma di una crescita continua in discesa libera, disciplina in cui finora era stata un po' più carente: delle cinque vittorie arrivate finora in stagione, questa è già la seconda in tale specialità.

Lato Goggia, la bergamasca ha pagato una partenza non ottimale nella parte di scorrevolezza, riuscendo però a rimontare in quella più tecnica. Tuttavia, nel settore finale è stata limitata da un infortunio, visto che si è dislocata una spalla proprio tra le ultime porte. Terza è arrivata la svizzera Corinne Suter, a 18 centesimi, quinta è l'altra svizzera, Lara Gut-Berhami, uscita di gara la statunitense Lindsey Vonn, che stava disputando un'ottima prova. Con questo successo Brignone allunga sia in classifica generale, dove ora ha 110 punti di vantaggio su Gut-Behrami, sia in classifica di specialità, che comanda a +29 su Goggia.

Risultato simile nell'altra discesa di giornata, al maschile, con il Canada che è tornato a vincere sulla Streif dopo 43 anni, grazie a James Crawford, e ha portato sul podio anche Alexander Cameron, terzo a 22 centesimi di distacco. Tra di loro, a spezzare quella che sarebbe stata la doppietta perfetta, ma che comunque è stata una prova eccezionale, s'infila Alexis Monney, secondo per 8 centesimi. Lo svizzero ha mancato la vittoria di un nulla, ma ha anche rischiato di cadere proprio sull'ultimo salto, il più iconico, quando si è scomposto prima dell'atterraggio. Sesto è arrivato lo svizzero Marco Odermatt, che allunga sia nella classifica di specialità, sia in quella generale.

Migliore degli italiani è Dominik Paris, dodicesimo, ma va segnalato il 14° posto di Giovanni Franzoni, che era partito con il pettorale 53, numero elevatissimo. Dopo la 10a piazza nel Super G di venerdì, all'esordio sulla Streif, arriva così l'ennesima ottima prova del 23enne veneto, in quella che per lui vuole essere la stagione del rilancio e della consacrazione, dopo l'infortunio che ne aveva fermato la crescita sportiva nel 2023.

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