Rimini-Jesina non è importante solo perché l’Italia tutta potrà vederla in tv. Per i padroni di casa i motivi per una prova convincente sono altri: vendicare la sconfitta di misura rimediata all’ andata; riscattare la squallida prestazione di Santarcangelo nel turno precedente; infine scalare la classifica per non far mettere la freccia del sorpasso al Santarcangelo e in attesa di un possibile passo falso della capolista Teramo. Insomma gli stimoli per fare bene ci sono tutti compreso il farsi perdonare dai tifosi gli ultimi inciampi. I presupposti perché accada ci sono. D’Angelo infatti, dopo la moria della settimana scorsa per infortuni , squalifiche e lutti, recupera il fior fiore della rosa. In primis Aquino, indispensabile in difesa, e Baldazzi, elemento insostituibile per la sua velocità e fantasia. Il rientro di Cardinale darà esperienza e idee al centrocampo mentre quello di Valeriani metterà una carta in più da spendere nel portafoglio del mister. Si giocherà alle 14. Non è l’ora di pranzo , come succede in serie A, ma della digestione. Che a Rimini sperano sia pesante per i marchigiani.
Piero Arcide
Piero Arcide
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