TOUR DE FRANCE

Dopo l'impresa di Kwiatkoswki c'è ancora montagna

Dopo l'impresa di Kwiatkoswki c'è ancora montagna.

E' stato il più coraggioso e il più bravo Michal Kwiatowski che con merito è arrivato da solo sul Grand Colombier e si è reso di forza la tredicesima tappa. Nel giorno in cui mezza Francia, fermata per la festività nazionale, era davanti alla tv, il corridore della Ineos ha fatto il vuoto. Nella fuga temeraria di ben 13 uomini c'erano anche gli azzurri Bettiol e Mozzato. Col passare dei chilometri il gruppo dei battistrada ha perso progressivamente pezzi trovandosi al bivio tra lasciare stare o rilanciare l'azione. Ci hanno provato Van Gils e Tejada, Bettiol che sembrava ne avesse si è messo al servizio del compagno Shaw. Poi è partito Kwiatkowski e ha fatto saltare il banco. Un'azione decisa e mirata che gli è valsa la vittoria numero 31 da professionista. Ma se è stata decisamente la giornata del trentatreenne polacco, è stata anche quella della fibrillazione della classifica generale. Vingegaard ha tenuto la maglia, ma Pogacar ha provato a staccarlo e lo ha staccato. Non abbastanza per cambiare la leadership, ma sufficiente a mettere pressione al rivale. Anche perché quello di ieri è stato il primo di tre giorni in montagna. E oggi, facile pensarlo, lo sloveno ci riproverà.

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