Il Lecce si riprende la testa al termine di una bella partita, preparata nella prima parte ed esplosa come un fuoco d’artificio nella ripresa. Jiday pesca il jolly da fuori area, ma l’orgoglio della capolista vale il pareggio. Defendi agganciato da Cesar procura il rigore che Corvia converte nell’1-1. L’arrembaggio finale porta sia il definitivo capolgimento del risultato e che il primato in classifica. Vives la firma del 2-1.
Se la capolista è una delle predestinate, chi insegue è una sorpresa. L’Ancona, secondo, che riparte dopo la frenata di sette giorni fa. Il morso della vipera Mastronunzio e la rasoiata di Miramontes per battere il Vicenza, una delle incompiute.
Al terzo posto il Cesena, che esce con tre punti da una partita destinata a passare alla storia. Nell’ordine Antonioli para un rigore, Bucchi entra, segna, si fa male ed esce, Antonioli para un altro rigore. E lunedì sera il posticipo di lusso contro il Toro che ancora non convince ma ne avrebbe per vincere sette, otto campionati. Basterà?
Roberto Chiesa
Se la capolista è una delle predestinate, chi insegue è una sorpresa. L’Ancona, secondo, che riparte dopo la frenata di sette giorni fa. Il morso della vipera Mastronunzio e la rasoiata di Miramontes per battere il Vicenza, una delle incompiute.
Al terzo posto il Cesena, che esce con tre punti da una partita destinata a passare alla storia. Nell’ordine Antonioli para un rigore, Bucchi entra, segna, si fa male ed esce, Antonioli para un altro rigore. E lunedì sera il posticipo di lusso contro il Toro che ancora non convince ma ne avrebbe per vincere sette, otto campionati. Basterà?
Roberto Chiesa
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