Si ferma a Santarcangelo la rincorsa del Rimini al Teramo. Ora per i romagnoli è davvero più difficile vincere il campionato, obiettivo principe della stagione. Cinque lunghezze dividono le due grandi del torneo. Molto dipenderà dallo scontro diretto, che nella situazione attuale costringe il Rimini al successo. Il problema è che i 90 minuti si gicheranno in Abruzzo. Il derby di ieri ha detto comunque du cose: in primis il Rimini non può prescindere dall'apporto di Iaquini in difesa e Baldazzi in avanti. Senza i due, assenti per squalifica, la squadra è apparsa insicura dietro e senza verve in avanti. Seconda cosa: anche il Santarcangelo è tornato in ballo per il primato, la classifica lo penalizza un po', è a 7 lunghezze dal Teramo e a due dai biancorossi, ma ha organizzazione, gioco e una salute atletica straripante. Complimenti ad Angelini anche per come ha preparato il derby. Cosa non riuscita a D'Angelo che nel dopo gara si è cantato il de profundis personale. Nel video l'intervista a Luca D'Angelo (Allenatore Rimini 1912)
Piero Arcide
Piero Arcide
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