Egonu ne fa 47, Conegliano vince gara1 con Novara
Record di punti per l'azzurra e record di durata nel secondo set (40-38), le campionesse in carica si impongono 3-2 e martedì giocano per il titolo.
C'è voluta la finale scudetto perché Conegliano dovesse sudarsi una vittoria, ma per la prima sconfitta ancora non basta. Non basta una Novara encomiabile nello spaventare le bicampioni in carica, infine vincenti 3-2 in una gara1 bellissima e storica, visto il doppio record. Uno è di un'incredibile Paola Egonu, che ne mette 47 e fa primato assoluto di punti in una partita di A (il precedente era 46, fissato dalla stessa azzurra e da Mariana Isabel Conde). L'altro è il 40-38 Conegliano del secondo set, il più lungo mai visto in una finale.
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La straordinaria risposta all'immediato vantaggio di Novara, che strappa col turno in battuta di Hancock e poi, con Bosetti, fissa il 23-25. Poi il parziale delle meraviglie, forse il più bello di sempre in Serie A. Nessuna trova l'allungo e si va ai vantaggi, dove diventa una maratona: Novara manca 9 palle set, Conegliano invece capitalizza il 7° tentativo murando Bosetti. Nessun contraccolpo psicologico però per le piemontesi, che alla fine ne avranno 20 di Smarzek, 19 di Bosetti, 17 di Daalderop e 14 di Washington. Sul lato veneto 19 quelli di Sylla, oscurata solo dalla serata mostruosa della compagna di squadra.
Come i primi due, anche i seguenti set sono un testa all'ultimo respiro: nel terzo si va ancora ai vantaggi, qui però Conegliano coglie l'immediata setball col muro del 26-24. Gong rispettato d'un pelo invece nel quarto, nel quale la prima palla per chiuderla è di Novara ed è capitalizzata da Daalderop, la cui schiacciata scheggia le dita avversarie per il 23-25. Si va alla bella, che sarà l'unico set senza storia: sul 5 pari Conegliano mette le distanze con un 5-1 e poi infila il 3-0 che vale 15-9 e vittoria, e martedì, nella rivincita in Piemonte, potrà cercare il suo 4° scudetto nelle ultime 5 stagioni.
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