De Colo che non molla e chiama i suoi alla rimonta non basta. A pallacanestro non si vince e non si perde da soli e la capolista Cska conosce a Barcellona la quarta sconfitta del suo cammino in Eurolega e per contro il successo dei catalani diventa chiave per i proseguo della stagione europea blaugrana. .Il Barca gioca subito aggressivo e fluido in attacco e va in fuga sul 21-9. Mosca rimane aggrappata alla partita con le triple di Rodriguez e De Colo che evitano alla pratica una chiusura anticipata. Il Barcellona gioca meglio, tira con ottime percentuali, distribuisce tanti assist e controlla i rimbalzi ma nel finale di secondo quarto fa riavvicinare i russi sempre con il solito De Colo. Nel terzo quarto il CSKA arriva fino al -3 sempre con l’ex San Antonio, ma le sue due triple consecutive sono vanificate dalle altrettanto dell’intramontabile Navarro.
Va al Valencia il ritorno del derby contro Unicaja Malaga, fermatasi dopo il filotto di quattro vittorie consecutive. Il trionfo arriva al termina di una vera e propria remuntada con gli ospiti che si sono trovati anche sotto di 17 e praticamente spiaggiati prima di dare il via ad una fase straordinaria e inattesa. Dubljevic, Van Rossom e Martinez. In pochi minuti il ritardo valenciano si riduce ad appena un paio di possessi e comincia un'altra partita fatta di sostanziale equilibrio. Si decide tutto all'ultimo minuto e l'Unicaja mette in scena il suicidio perfetto: con una doppia ingenuità Malaga si consegna, va sotto e tripla finale di Augustine non risolve dunque Valencia fa festa 83-85.
Suona la sirena della crisi per l'Efes Istanbul. La squadra di Ataman perde sull'infuocato parquet del Panathinaikos, subito incendiato dalla partenza sprint degli ateniesi. Il pubblico soffia, il primo quarto i greci lo chiudono in vantaggio di 11 punti, quel divario che (90-79) resisterà fino alla fine. Solo al rientro degli spogliatoi i turci provano a far qualcosa, ma uno show di Calathes regala al Pana 7 punti e 5 assist che schiantano le operazioni di rientro ospiti. Negli ultimi c'è una bella prova di maturità. Pappas e Lekavicius dettano i ritmi e cristallizzano il distacco sempre in doppia cifra fino alla sirena.
Va al Valencia il ritorno del derby contro Unicaja Malaga, fermatasi dopo il filotto di quattro vittorie consecutive. Il trionfo arriva al termina di una vera e propria remuntada con gli ospiti che si sono trovati anche sotto di 17 e praticamente spiaggiati prima di dare il via ad una fase straordinaria e inattesa. Dubljevic, Van Rossom e Martinez. In pochi minuti il ritardo valenciano si riduce ad appena un paio di possessi e comincia un'altra partita fatta di sostanziale equilibrio. Si decide tutto all'ultimo minuto e l'Unicaja mette in scena il suicidio perfetto: con una doppia ingenuità Malaga si consegna, va sotto e tripla finale di Augustine non risolve dunque Valencia fa festa 83-85.
Suona la sirena della crisi per l'Efes Istanbul. La squadra di Ataman perde sull'infuocato parquet del Panathinaikos, subito incendiato dalla partenza sprint degli ateniesi. Il pubblico soffia, il primo quarto i greci lo chiudono in vantaggio di 11 punti, quel divario che (90-79) resisterà fino alla fine. Solo al rientro degli spogliatoi i turci provano a far qualcosa, ma uno show di Calathes regala al Pana 7 punti e 5 assist che schiantano le operazioni di rientro ospiti. Negli ultimi c'è una bella prova di maturità. Pappas e Lekavicius dettano i ritmi e cristallizzano il distacco sempre in doppia cifra fino alla sirena.
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