Non è ancora finita anche se ad essere onesti manca poco e servirebbe qualcosa di simile ad un miracolo. L'Olimpia Milano riesce a suturare l'emorragia di cinque sconfitte consecutive in Eurolega tirando fuori grinta e attributi in una serata che si complica ancor prima di iniziare: il forfait di Alessandro Gentile – bloccato da un problema muscolare – ha portato Kruno Simon nel quintetto. Sarà uno dei protagonisti della sfida con l'Efes Istanbul.
L'Emporio Armani – udite, udite – approccia bene, quasi benissimo chiudendo avanti il primo quarto e scavando un solco con la tripla di Lafayette sul 31-21 nel corso della seconda frazione, quando nemmeno il time-out di Dusan Ivkovic riesce ad infondere fiducia nei turchi che scivolano fino al massimo svantaggio del 39-22 con sei minuti da giocare prima del rientro negli spogliatoi.
Repesa sconta qualcosa proprio laddove aveva ottenuto i maggiori benefici, vale a dire alla voce rotazioni e circolazione. L'Efes infila una run da 13-4 con le triple di Huertel, che apre all'affiancamento che arriva con tanto di sorpasso all'ultimo respiro del primo tempo in archivio sul 46-44 in favore degli ospiti.
Ti aspetti il crack, ne esce una partita punto a punto con la difesa milanese a reggere l'urto dei vari Saric, Diebler o Dunston. I vantaggi alternati non sfondano mai i due possessi di distanza, anzi sul 62 pari è uno stizzito Ivkovic a fermare il cronometro per dirne quattro ai suoi.
L'incontro si decide negli ultimi dieci minuti, quelli che potevano tagliare fuori definitivamente Milano dalla corsa alle Top 16 alle quali le Scarpette Rosse restano aggrappati coi canestri a ripetizione di Barac, Jenkins e Simon che aprono la forbice sul 72-65.
C'è ancora da soffrire però visto che Diebler ne fa quattro con tripla e lunetta, mentre Dunston torna ad impattare il risultato. La vittoria milanese corre sull'asse Lafayette-McLean (26 per lui): finisce 88-84, medesima distanza, ma ad esito invertito della sfida di Istanbul.
Tre partite alla fine, una da recuperare sul quarto posto oggi dell'Efes che potrebbe tirare dentro anche il Cedevita vincendo settimana prossima. Milano incrocerà l'Olympiacos a domicilio. Servirà un miracolo, ma questo già lo si sapeva.
LP
L'Emporio Armani – udite, udite – approccia bene, quasi benissimo chiudendo avanti il primo quarto e scavando un solco con la tripla di Lafayette sul 31-21 nel corso della seconda frazione, quando nemmeno il time-out di Dusan Ivkovic riesce ad infondere fiducia nei turchi che scivolano fino al massimo svantaggio del 39-22 con sei minuti da giocare prima del rientro negli spogliatoi.
Repesa sconta qualcosa proprio laddove aveva ottenuto i maggiori benefici, vale a dire alla voce rotazioni e circolazione. L'Efes infila una run da 13-4 con le triple di Huertel, che apre all'affiancamento che arriva con tanto di sorpasso all'ultimo respiro del primo tempo in archivio sul 46-44 in favore degli ospiti.
Ti aspetti il crack, ne esce una partita punto a punto con la difesa milanese a reggere l'urto dei vari Saric, Diebler o Dunston. I vantaggi alternati non sfondano mai i due possessi di distanza, anzi sul 62 pari è uno stizzito Ivkovic a fermare il cronometro per dirne quattro ai suoi.
L'incontro si decide negli ultimi dieci minuti, quelli che potevano tagliare fuori definitivamente Milano dalla corsa alle Top 16 alle quali le Scarpette Rosse restano aggrappati coi canestri a ripetizione di Barac, Jenkins e Simon che aprono la forbice sul 72-65.
C'è ancora da soffrire però visto che Diebler ne fa quattro con tripla e lunetta, mentre Dunston torna ad impattare il risultato. La vittoria milanese corre sull'asse Lafayette-McLean (26 per lui): finisce 88-84, medesima distanza, ma ad esito invertito della sfida di Istanbul.
Tre partite alla fine, una da recuperare sul quarto posto oggi dell'Efes che potrebbe tirare dentro anche il Cedevita vincendo settimana prossima. Milano incrocerà l'Olympiacos a domicilio. Servirà un miracolo, ma questo già lo si sapeva.
LP
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