Sommersa dai fischi del Forum e dalla furia dello Zalgiris Kaunas, l'Olimpia Milano cancella le prime, positive uscite di Eurolega con un tonfo che richiama l'ultima, orribile campagna di coppa. Il tabellone recita 62-94, più semplicemente -32. Illusorio l'8-2 del pronti via costruito da Goudelock, unico dei suoi insieme a Theodore ad andare in doppia cifra (13 e 11 per loro), illusorio puro il dominio a rimbalzo di Tarczewski, che ne prende 10. Nessuna statistica di spicco nemmeno tra i lituani, che però agendo di squadra diventano un'arma letale. Così ecco lo 0-7 che rimette il tutto in parità, Milano prova a riallungare ma inizia a sparire già a fine primo quarto. A cavallo dell'intervallino c'è un 15-2 Zalgiris, e da lì al riposo lungo il parziale diventa di 34-11. La partita si chiude qua, il che apre diversi interrogativi sulla tenuta mentale – e sulla qualità tecnica - dei ragazzi di Pianigiani.
Che ora tornano ultimi in classifica, visto che l'Efes – fin qui a quota 0 – passa 89-85 a Barcellona e li raggiunge. Anche i blu di Turchia sono abituati a crollare nel secondo tempo, invece stavolta prendono subito il largo e restano sempre a distanza di sicurezza. Le danze le guida il solito Stimac da 22 punti e 8 rimbalzi, Ledo e McCollum ne aggiungono 21 a testa e Dunston dà il solito apporto difensivo. Nella frazione finale L'Efes tocca anche il +15, poi il consueto tracollo – gli ultimi 10 punti sono tutti catalani – che però stavolta non fa danni. Al Barça non bastano i 19 di Seraphin e i 12+9 assist di Heurtel.
Davanti invece il CSKA Mosca si conferma capolista schiantando 94-67 il Valencia, che pure in avvio comandava di 19-9. Poi 11-0 russo e al 10° è già vantaggio CSKA, che da lì in poi prende il largo trascinato da De Colo e Higgins – unici dei loro in doppia cifra a quota 23 e 16 – e dalle difese di Hunter. Chi non tiene il passo invece è il Real Madrid, battuto 90-83 e agganciato a quota 4 dal Maccabi Tel Aviv. Thomas con 21 punti e Doncic con 19 punti, 6 rimbalzi e 6 assist sono le punte di diamante di due squadre che si alternano al comando per tutto il match, coi blancos che bombardano da fuori e il Maccabi che comanda sotto plancia. Decisivo il 7-0 costruito dagli altri top israeliani, ossia Roll – 16 punti – Tyus – 14 e 7 rimbalzi – e Jackson. Secondo ko di fila per il Real, che mette a referto anche un Randolph da 13 e 9 rimbalzi.
RM
Che ora tornano ultimi in classifica, visto che l'Efes – fin qui a quota 0 – passa 89-85 a Barcellona e li raggiunge. Anche i blu di Turchia sono abituati a crollare nel secondo tempo, invece stavolta prendono subito il largo e restano sempre a distanza di sicurezza. Le danze le guida il solito Stimac da 22 punti e 8 rimbalzi, Ledo e McCollum ne aggiungono 21 a testa e Dunston dà il solito apporto difensivo. Nella frazione finale L'Efes tocca anche il +15, poi il consueto tracollo – gli ultimi 10 punti sono tutti catalani – che però stavolta non fa danni. Al Barça non bastano i 19 di Seraphin e i 12+9 assist di Heurtel.
Davanti invece il CSKA Mosca si conferma capolista schiantando 94-67 il Valencia, che pure in avvio comandava di 19-9. Poi 11-0 russo e al 10° è già vantaggio CSKA, che da lì in poi prende il largo trascinato da De Colo e Higgins – unici dei loro in doppia cifra a quota 23 e 16 – e dalle difese di Hunter. Chi non tiene il passo invece è il Real Madrid, battuto 90-83 e agganciato a quota 4 dal Maccabi Tel Aviv. Thomas con 21 punti e Doncic con 19 punti, 6 rimbalzi e 6 assist sono le punte di diamante di due squadre che si alternano al comando per tutto il match, coi blancos che bombardano da fuori e il Maccabi che comanda sotto plancia. Decisivo il 7-0 costruito dagli altri top israeliani, ossia Roll – 16 punti – Tyus – 14 e 7 rimbalzi – e Jackson. Secondo ko di fila per il Real, che mette a referto anche un Randolph da 13 e 9 rimbalzi.
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