La botta è molto grossa nelle dimensioni, meno per quel che si è visto in campo. Milano sta a lungo a tiro prima di cedere nell'ultimo quarto e incassare un 89-73 che in fondo è poi quello che si temeva alla vigilia. Perchè per consolidare la dimensione europea alla rinnovata Olimpia manca un po' di esperienza. 5 soli punti negli ultimi 8 minuti dicono questo. Fin lì un grande Gentile aveva sempre tenuto Milano a contatto o comunque a distanze accettabile per ipotizzare anche un sorpasso che poi non c'è mai stato. Anche perchè l'Efes su questi livelli, quasi perfetta dopo l'intervallo lungo, è squadra da final four. Prima invece è stato soprattutto un duello tra due talenti: Saric da una parte (10 dei primi 16 punti turchi sono suoi) e Gentile dall'altra. Istanbul tira 4 su 5 da tre, l'Armani fa meglio da due: insomma il primo vero strappo dei turchi non è definitivo e ricucito da Milano che sotto di 8 impatta 40-40. La seconda parte come detto è un allungo progressivo. più sette al terzo e poi fuga definitiva con Derrick Brown e Heurtel. Milano non reagisce di squadra, cerca Gentile che invece non c'è più. Sprofonda a -16 e individualmente nessuno riesce a suonare la carica. Efes come da pronostico, Milano bene per un tempo e benino per tre quarti.
r.c.
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